PIANO NEVE - LE RICHIESTE DI CNA FITA

Con l'avvicinarsi della stagione invernale e delle possibili nevicate, CNA Fita memore di quanto accaduto negli anni scorsi torna a puntare il riflettore sul piano neve.

E' forte la preoccupazione che eventuali precipitazioni nevose e conseguenti misure eccessivamente restrittive e/o intempestive ovvero inadeguate, possano ulteriormente contribuire a determinare la paralisi della circolazione dei mezzi pesanti. Il quadro inoltre è divenuto ancor più critico dai recenti e tragici episodi che hanno investito varie infrastrutture nazionali a partire da crollo del Ponte Morandi: secondo una nota dell'UPI sono 5.931 le opere con criticità per la vibilità e già sottoposte all'attenzione delle Province, mentre 1.918 opere necessitano di interventi urgenti in quanto già soggette a limitazioni di transito o portata, se non addirittura chiuse.

Preoccupazione che, CNA Fita, ha ribadito nel corso dell'estate ai Ministri Salvini e Toninelli e che è stata ancora evidenziata in occasione dei lavori della commissione per la sicurezza stradale. In tale circostanza, l'Associazione ha ricevuto il positivo riscontro che i COV (Comitati Operativi Viabilità), di concerto con le concessionarie autostradali e la polizia stradale, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, potranno dare indicazione per consentire la ripresa della circolazione senza attendere la relativa ordinanza prefettizia. Condizioni queste che CNA Fita ha accolto favorevolmente in quanto parte delle sue stesse rivendicazioni.

Si ritiene però che si possa fare ancora molto per migliorare la regolamentazione della circolazione dei mezzi pesanti in occasione delle precipitazioni nevose. Per tale motivo, è stato bibadito a Società Autostrade per l’Italia S.p.a. che, per quanto di sua competenza, sarebbe opportuno rivedere l’impostazione complessiva della pianificazione della circolazione dei mezzi pesanti in caso di precipitazioni nevose, prevedendo, tra l’altro, quanto di seguito evidenziato:

1. Di fare in modo che, in occasione di eventi meteo di particolare intensità, la “struttura di Vigilanza delle concessionarie autostradali” organizzi periodicamente specifiche campagne d’ispezione prevedendo anche la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni di categoria degli autotrasportatori;
2. Che sia dato riscontro che il censimento relativo a risorse umane e mezzi che possono essere messi a disposizione dalle società di gestione delle autostrade sia coerente con un pronto ed efficacie intervento in occasione delle precipitazioni nevose;
3. Che sia dato riscontro che l’organizzazione aziendale dei soggetti gestori delle autostrade, così come riscontrata in termini di risorse umane e mezzi, giustifichi la possibilità di svolgere, in maniera efficacie, l’affidamento in house del 40% dei lavori di gestione autostradale compresi quelli necessari in caso di precipitazioni nevose;
4. Che sia dato riscontro di eventuali convenzioni sottoscritte dai soggetti gestori delle autostrade per l’affidamento a terzi dei lavori di salatura e sgombero neve;
5. Che anche i rappresentati delle associazioni dell’autotrasporto siano contemplati e quindi integrati tra i soggetti che compongono sia “Viabilità Italia“ che i Comitati Operativi Viabilità (COV) istituiti presso le prefetture. La partecipazione diretta a questi organi di gestione, risulta sicuramente utile per contribuire alla pronta, diretta e massima diffusione tra gli autotrasportatori dei contenuti degli avvisi delle condizioni meteo avverse;
6. Di attivare e di far parte, tramite rappresentanti delle imprese di autotrasporto, delle conferenze permanenti che coadiuvano il Prefetto nell’esercizio delle attività degli uffici periferici dello Stato; in particolare si chiede che ogni Prefettura istituisca la conferenza per l’area “Territorio, ambiente ed infrastrutture” e quindi promuova lavori di approfondimento e riflessione sull’efficacia del piano neve;
7. Di rivedere ed aggiornare il “protocollo operativo per la regolamentazione della circolazione dei veicoli pesanti in caso di neve” fondato su presupposti che risalgono oramai alla data del 14 Dicembre 2005;
8. Di rivedere, in particolare, i codici di emergenza neve in modo tale da prevedere condizioni di circolazione più elastiche per i mezzi pesanti con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate e ciò in funzione della loro innovate caratteristiche costruttive e, in particolare, dei loro particolari ed accresciuti sistemi di sicurezza;
9. Che sia imposto di effettuare tempestivamente l’effettivo riscontro alla “constatazione della concreta percorribilità del piano viabile”, cosi come prevede la circ. Mi. Interno del 24 Novembre 2015, in modo da attuare interventi (durante il corso delle precipitazione e concomitanti con le mutate condizioni) coerenti con le effettive condizioni meteo;
10. Che il “debriefing” per la revoca della sospensione della circolazione si effettui con tempi celeri;
11. Di completare l’implementazione dell’archivio nazionale delle strade in modo da facilitare l’individuazione di percorsi alternativi in caso di precipitazioni nevose;
12. che vengano rispettate le indicazioni contenute nella circolare del Min. dell’Interno del 24 Novembre 2015 ad iniziare da quella che prevede che: "l’emissione dell’avviso di condizioni meteorologiche avverse per precipitazioni nevose, non può costituire, da solo, elemento di base al quale disporre, in via preventiva, l'interdizione alla circolazione per alcune categorie di veicoli".

Nella certezza che tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di pianificazione della circolazione intendano operare per migliorare i propri standard di diligenza e professionalità, CNA Fita ribadisce che il blocco temporaneo dei mezzi pesanti a tutela della sicurezza nella circolazione, deve essere l’ultima ratio dell’azione attuata da Prefetti e Società autostrade.

Seguiranno aggiornamenti.