Ogni estate il Ministero della Salute attiva il sistema nazionale di prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore, quest’anno ha diramato:

– la circolare 8 maggio 2023 “Sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute – Attività 2023”  (scaricabile al seguente link https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2023&codLeg=93738&parte=1%20&serie=null)

– bollettini sulle ondate di calore

Ricordiamo inoltre il sito “Ondate di calore” attivo sul sito del Ministero Salute: https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp con tutti gli strumenti utili alla prevenzione;

Inail, Inps e Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), in considerazione delle temperature elevate di questo periodo estivo sono recentemente intervenute, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, con iniziative a supporto dei lavoratori e delle imprese nella gestione del rischio stress termico e ondate di calore.

Inail e Inps ricordano:

– la “Guida informativa per la gestione del rischio caldo” dall’Inail nell’ambito del progetto Worklimate ( https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-guida-infor-gest-rischio-caldo-work.htmlpubblicata ) che fornisce una serie di raccomandazioni per prevenire le patologie da calore nei luoghi di lavoro, in particolare per chi svolge la propria attività all’aperto, come gli addetti del settore agricolo e dell’edilizia, o in luoghi al chiuso in cui non è possibile conseguire condizioni di comfort a causa di vincoli legati alle necessità produttive o alle condizioni ambientali, dove l’impatto delle temperature estreme può essere particolarmente rischioso;

– che le temperature sopra i 35 gradi – ma anche inferiori (temperature “percepite”) – che impediscono lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi dove non è possibile proteggersi dal sole oppure che comportano l’utilizzo di materiali e lavorazioni che non sopportano il forte calore, possono dare titolo a trattamenti di cassa integrazione (CIGO), in base alle indicazioni dell’INPS.

L’INL informa che ha intensificato i controlli sulle misure di prevenzione previste ed adottate per ridurre i rischi dell’esposizione al caldo e ribadisce i propri indirizzi ispettivi.

Tramite nota rivolta ai propri Ispettori e dedicata alla tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore, l’INL intensifica l’attività di sensibilizzazione e di vigilanza soprattutto nei settori maggiormente esposti al rischio, si tratta dei lavori svolti all’aperto, come edilizia, cantieri stradali e agricoltura, ma anche di quelli al chiuso, senza ventilazione adeguata.

Nella nota si specifica che in assenza di interventi di prevenzione idonei, le alte temperature possono essere causa di malori e possono ridurre la capacità di attenzione dei lavoratori, aumentando così il rischio di infortuni. Questo soprattutto nel caso di lavori che richiedono un elevato sforzo fisico e in assenza di adeguate pause di recupero.

Pertanto, spetta al datore di lavoro valutare anche il rischio da stress termico, come previsto dall’art. 28 del D.lgs. n. 81/2008 che stabilisce l’obbligo di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari”.